13 luglio 2023
Inserito da: Redazione R&CA
Equity Outlook
Mentre i listini azionari ripartono positivamente in questo secondo semestre, gli analisti sono impegnati nella revisione degli utili a dodici mesi e fornire un corretto livello di valutazione agli stategist di portafoglio; su più ricerche le aspettative dei profitti vedono un’ulteriormente revisione al ribasso, pur tuttavia, ci sono segnali che per gli Stati Uniti potremmo essere vicini al minimo. Le analisi storiche suggeriscono che i cali previsti dalle revisioni nell'ultimo anno risultano coerenti con quelli rilevati dal picco al minimo nelle precedenti recessioni ‘più deboli’. Si deve anche rilevare che al di fuori degli Stati Uniti, le revisioni degli utili non sono diminuite così tanto e che le variazioni hanno contraddistinto i diversi settori: Financials che potrebbero ancora beneficiare di tassi elevati, Materials che rimangono sensibili al ciclo economico. Le analisi offrono diverse opportunità per riposizionare i portafogli tra azioni più o meno sensibili ai cicli macroeconomici; ad esempio negli Stati Uniti, solo il 35% del peso per capitalizzazione dell'S&P 500 si trova tra i settori ciclicamente sensibili come finanziari, industriali, energia e materiali - nel 1998 questi pesavano circa il 58%; in realtà il peso settoriale nei mercati europei è rimasto pressoché invariato, mentre nei mercati emergenti è aumentata molto la tecnologia.
S&P500 divisivo nelle valutazioni
Se fino a qualche tempo addietro, in relazione alla grande liquidità immessa dalle banche centrali, ci si era chiesti se i mercati azionari risultassero ancora vulnerabili ai cicli economici e al rischio geopolitico, le performance più recenti indicano una forte dispersione di risultati. In un approccio a più lungo termine le variazioni suggeriscono che le previsioni sugli utili globali, da tre a cinque anni in avanti, risultano ben al di sotto della loro media di lungo termine, implicando la possibilità di un rialzo per le azioni di società con stime migliori degli utili a lungo termine rispetto alle previsioni di breve. Se quindi a prima vista, sulla base delle performance da inizio anno, le valutazioni di mercato sembrano relativamente alte alla fine del secondo trimestre con valutazione prezzo/utili dell'S&P 500 (2024E) a 17,7x rispetto a 14,9 volte all'inizio dell'anno, solo escludendo i 10 migliori performer il P/E fwd12m del mercato scende ad un ragionevole 15,3x a fronte di una crescita degli utili stimata per il 2024 al +9,9%. Nell’attuale processo di rientro dell'inflazione, con le banche centrali che insistono su tassi più alti più a lungo, i tassi di interesse reali si preparano a diventare nuovamente positivi, mettendo sotto pressione le valutazioni azionarie in funzione del tasso di sconto utilizzato nella valutazione rispetto ai futuri utili societari. In questo scenario complesso si concentrano i gestori azionari attivi per identificare le società con valutazioni di solida prospettiva di utili a lungo termine.
AI nel mirino degli investitori
L'entusiasmo manifestato in borsa su alcuni titoli, identificati nello sviluppo dell’AI - Intelligenza Artificiale, ha tenuto alta l’attenzione degli investitori e guidato le valutazioni del mercato statunitense nella sfida ai fondamentali. L’interesse è diventato globale con ChatGPT con circa 100 milioni di utenti raggiunti in soli due mesi dopo il suo lancio nel novembre 2022. Le analisi finanziarie confermano che nel primo trimestre 317 società dell'indice MSCI ACWI hanno menzionato l’AI nei loro report periodici, mentre l’interesse continua a crescere. Gli analisti sottolineano che sebbene AI fosse citata più comunemente dalle aziende tecnologiche sono molte le aziende a rappresentarne la possibilità di uso in svariati settori, dai beni di consumo a quelle industriali con prove teoriche di creazione di efficienza dall'IA generativa, compreso il settore della gestione patrimoniale. In realtà ci vorrà del tempo per dimostrare quali aziende e prodotti avranno un vantaggio competitivo nella corsa all'IA. La scuola degli anni delle ‘dotcom’ in cui nascevano innumerevoli start-up, che poi si perdevano in poco tempo, sembra aver insegnato che ci vuole attenzione nella ‘corsa all'oro tecnologico’, prevenendone la generazione di una bolla e il suo scoppio improvviso. Nella prima ondata gli abilitatori della tecnologia, i cosiddetti produttori di picconi e pale, saranno i più popolari, generando miglioramenti della redditività su ricerca e sviluppo nei settori dei servizi, vantaggi in termini di redditività per solo singole aziende, che potrebbero essere erosi velocemente da una successiva ampia e più rapida diffusione. In questa fase è utile seguire gli esperti in grado di indicare investimenti disciplinati dai fondamentali e meno dal semplice entusiasmo, indentificando un focus strategico su quelle aziende di tutti i settori che possono generare una leva nella crescita di lungo termine.
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