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Ritorna la pressione sul sistema bancario internazionale. Nel proseguo dell'indagine e dopo la marcata correzione del titolo azionario di Goldman Sachs alla notizia dell'accusa di frode da parte della SEC (autorità di vigilanza del mercato finanziario americano) ...

sono stati presentati i dati relativi al primo trimestre con una ottima capacità di redditività, oltre 5,59 $ per azione (3,39$ 1Q09). Il dubbio della SEC sulle attività di Goldman Sachs sembra derivare da una mancata o incompleta informazione sull'offerta di prodotti strutturati venduti alla clientela e su un sostanziale conflitto di interessi. La tensione si estende a tutto il settore finanziario anche se in questo caso il tutto finirà con una ammenda da negoziare.

Il dato sulla buona redditività del settore potrebbe però essere rivisto alla luce di alcuni temi che verranno messi ancora più in evidenza nelle prossime settimane. L'allarme è offerto da alcuni analisti che sottolineano alcuni aspetti. Il primo riguarda l'applicazione degli accordi di Basilea3. Una eccessiva stretta dettata dalla nuova regolamentazione ridurrà pesantemente il giro d'affari delle banche ed il relativo risultato gestionale; in secondo luogo si fa sempre più chiara la volontà di introdurre una tassazione atta a recuperare le risorse derivanti dagli interventi di salvataggio dei governi e l'introduzione di un contributo per la creazione di un Fondo di Garanzia preventivo per risolvere ed evitare nuove situazioni di crisi. Non ultimo un ulteriore e massiccio impegno a nuove capitalizzazioni. Il rischio dell'aumento dei costi e della riduzione dei prestiti è che possa ricadere pesantemente sui fruitori dei servizi rallentando ulteriormente una ripresa ancora lenta.

E' comunque evidente che non tutte le banche sono uguali pur coincidenti nelle medesime problematiche: anche qui la selezione può fare la differenza.

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