18 settembre 2021
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Weekly Focus

 

Secondo le più recenti indicazioni l'economia cinese dovrebbe rallentare bruscamente nel terzo trimestre; le ragioni principali deriverebbero dell’onda dei contagi da Covid19 ancora presente, ma anche dagli indicatori immobiliari. Una netta discesa della crescita delle attività economiche nel terzo trimestre potrebbe influire in modo deciso sulle attese per l'intero anno, stimate a gennaio per la crescita del GDP sopra l'8%. La previsione nel periodo luglio-settembre, rispetto ai tre mesi precedenti, risulterebbe addirittura inferiore alla stima mediana dell'1,1% del sondaggio condotto presso gli economisti da parte di Bloomberg. Risulta peraltro difficile ipotizzare tassi di crescita in ripresa se, anche nel quarto trimestre, continuassero i focolai di contagio ed il conseguente ripristino di nuove limitazioni a contenimento del virus. In realtà il governo cinese aveva fissato un obiettivo di crescita superiore solo al 6% per l’intero 2021, sotto le stime di consensus degli economisti internazionali di ben oltre l’8%. I dati mensili hanno mostrato che l'economia cinese ha subìto un brusco rallentamento ad agosto, con un crollo delle vendite al dettaglio e delle costruzioni immobiliari; inoltre sono stati introdotti nuovi limiti di viaggio per arginare l’importazione della variante del virus delta già dalla fine di luglio.

GDP in rallentamento

Sebbene le misure a contrasto del contagio abbiano dato buoni risultati, in queste ultime settimane arrivano notizie di un nuovo cluster nel sud del paese, suggerendo che alcune restrizioni rimarranno confermate mentre proseguirà la cautela dei consumatori. Secondo gli operatori i rischi di rallentamento sono evidenti a fronte della politica a tolleranza zero riguardo al Covid-19, in particolare per le Olimpiadi invernali attese nel prossimo febbraio. La Cina dovrebbe pubblicare i dati sul GDP del terzo trimestre il prossimo 18 ottobre; nel secondo trimestre, il GDP è aumentato del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2020 e dell'1,3% rispetto al trimestre precedente. Risulta comunque evidente che un dato deludente porterebbe l’amministrazione cinese a rivedere le sue politiche fiscali e monetarie; investimenti in infrastrutture e spesa fiscale diverrebbero variabili chiave ad indicare la misura di crescita sostenibile da Pechino. Il rallentamento evidente negli indici di fiducia ha condizionato il mercato azionario, rimasto indietro rispetto agli indici internazionali: da inizio anno la performance dello Shanghai Composite index risulta a +3%, rispetto all’indice globale MSCI World in val.loc. a +17,5%.

Focus della settimana 

Principali dati attesi in settimana. Negli Usa: Building Permits (Aug), Housing Starts (Aug), Existing Home Sales (Aug), FOMC Economic Projections, Fed Interest Rate Decision, Markit Manufacturing PMI Flash (Sep), New Home Sales (Aug); nell’Area Euro: ECB Non-Monetary Policy Meeting, Consumer Confidence Flash (Sep), Markit Composite PMI Flash (Sep), Ifo Business Climate (Sep); in Giappone: Inflation Rate YoY (Aug); in Cina: Loan Prime Rate 1 - 5Y.


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