19 marzo 2022
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Weekly Focus

Con negoziati in progressione tra Russia e Ucraina, ma soprattutto per l’interessamento di tutte le più importanti diplomazie e la videochiamata tra i presidenti di Cina e Stati Uniti, le probabilità di una risoluzione sembrano aumentare: potrebbe essere questo il motivo principale per la pausa della pressione negativa sui mercati finanziari, il ritracciamento dai massimi di Gas e Petrolio, e la conseguente ripresa degli asset rischiosi. La settimana si è chiusa con un generalizzato rialzo, in particolare per la risalita dei listini cinesi e del settore tecnologico. In Europa, nelle ultime cinque sedute, l’indice Dax di Francoforte ha visto un recupero di +4,24%, riducendo a meno 10,03% la performance da inizio anno, il FTSE MIB a + 3,86%, -12,65% da inizio anno; dall’altra parte dell’oceano l’indice Usa S&P500 chiude la settimana a + 6,2%, meno 6,95% da inizio anno. Un miglioramento anche a fronte di ulteriori indicazione dal punto di vista monetario; le maggiori Banche Centrali hanno infatti concluso le loro riunioni di marzo con le indicazioni di indirizzo a medio termine. 

Banche Centrali riunioni di marzo

La meno restrittiva rimane la BoJ, Banca del Giappone, che ha mantenuto il suo intero stimolo monetario giustificato dal governatore Haruhiko Kuroda per la cautela nella ripresa economica a seguito della crisi ucraina. L'aumento dei prezzi di energia e materie prime, imputato al conflitto, potrebbe portare l'inflazione al consumo vicino all'obiettivo del 2% della BOJ nei mesi a venire; solo allora la banca centrale giapponese avrà modo di rivedere le sue indicazioni. Pareri diversi nel FOMC, organo direttivo della Federal Reserve statunitense che come preannunciato ha aumentato i tassi a breve dello 0,25%, il primo rialzo dal 2018, segnalando un percorso che, date le prospettive di inflazione, lo costringerebbe a proseguire con rialzi di 25 punti base nei prossimi sei incontri fino al 2023. Il presidente della Fed Jerome Powell ha inoltre indicato che la decisione sulle misure di contrazione del bilancio Fed sarà presa nella riunione di maggio. A completamento la banca centrale europea BCE che aveva sorpreso gli investitori attenendosi ai suoi piani di normalizzazione della politica nonostante l'incertezza creata dalla crisi militare in Ucraina e l'impatto dei costi energetici sulla crescita. La BCE mantiene concentrata la sua attenzione sul rischio prezzi dimostrando il taglio dei suoi acquisti di attivi più rapidamente del previsto; la fine degli acquisti nel terzo trimestre lascerebbe aperta l’opzione per un primo aumento dei tasso nel secondo semestre.

Bilancia Commerciale in Italia

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), l'Italia ha registrato a gennaio il peggior disavanzo commerciale da fine 2011, pari a 5,052 miliardi di Euro, rispetto all’avanzo di 1,584 miliardi nel gennaio 2021. Nonostante le esportazioni siano aumentate del 22,6% su base annua a 41,197 miliardi di Euro, trainate dalle spedizioni di beni intermedi (25,7%), beni di consumo non durevoli (19,8%) e beni strumentali alla produzione (16,5%), le importazioni sono aumentate del 44,5% rispetto all'anno precedente raggiungendo un nuovo record di 46,249 miliardi di Euro, con beni intermedi (46,1%), beni di consumo non durevoli (23,8%) e beni strumentali alla produzione (30,7%). La nota indica il deficit energetico a - 6.439 milioni, in notevolmente ampliamento rispetto a gennaio dello scorso anno di -2.327 milioni, mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 3.911 milioni per gennaio 2021 a 1.387 milioni per gennaio 2022.

Focus della settimana

Principali dati attesi in settimana. Negli Usa: Chicago Fed National Activity Index (Feb), New Home Sales (Feb), Durable Goods Orders (Feb), Markit Manufacturing PMI Flash (Mar), Michigan Consumer Sentiment Final (Mar), Pending Home Sales (Feb); in Area Euro: ECB Non-Monetary Policy Meeting, Consumer Confidence Flash (Mar), ECB General Council Meeting, Markit Composite PMI Flash (Mar), Germany Ifo Business Climate (Mar); in Giappone: Leading Economic Index Final (Jan), BoJ Monetary Policy Meeting Minutes; in Cina: Loan Prime Rate 1-5 Y.


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