11 marzo 2023
Inserito da: Redazione R&CA
Weekly Focus
Dopo le recenti parole di Jerome Powell in audizione a Capitol Hill, con indicazioni più restrittive in funzione delle osservazioni su economia, inflazione ed effetti degli interventi della Fed, il responsabile della banca centrale statunitense è stato inondato di domande da parte dei membri del Comitato Bancario del Senato su argomenti specifici quali lavoro e disoccupazione, debito delle famiglie, tetto del debito, incertezza geopolitica, cambiamento climatico e criptovalute. La situazione è stata rappresentata come complessa, mentre la Fed si muoverà con decisione contro l’inflazione per equilibrare il sistema. In seguito a questo evento è subito apparsa una tensione di fondo che si è espressa nei mercati finanziari con un balzo dell’indice VIX del 27%, oltre 24 punti. Il valore del picco dei tassi di interesse si è spostato su nuovi massimi con i Fed Funds sopra il 5,5% e il tasso BCE sopra il 4% valutando che gli aumenti di 50 punti base dell’autorità centrale dell’Euro continueranno anche dopo marzo, mentre le probabilità di accelerazione della Fed troverebbero un aumento di 50 bps nella riunione di marzo anziché di 25 bps. L'inversione delle curve dei rendimenti negli Stati Uniti ha raggiunto nuovi massimi, segnalando aspettative di un successivo calo dei tassi; alcuni analisti sono convinti che l'attuale livello di picco dei Fed Funds risulti ancora al di sotto delle loro attese tra il 5,75% al 6%, condizionando indirettamente le decisioni della BCE.
Mercati sotto pressione
L'incertezza sui tassi sta raggiungendo un livello troppo elevato, imponendo gli operatori una chiara cautela. L’avversione al rischio non solo ha rivisto un posizionamento di portafoglio rispetto a tassi di interesse più aggressivi e la revisione delle curve di rendimento soprattutto sulla parte più lunga, ma ha anche spinto a importanti prese di beneficio sui mercati azionari che in poche sedute hanno visto un netto calo delle quotazioni. In particolare, l’onda lunga dell’incertezza ha colpito duramente le banche americane (nel caso specifico sulla forte perdita della Silicon Valley Bank) impattando il settore bancario europeo che era ben cresciuto negli ultimi mesi. Secondo Powell quello che potrà succedere dipenderà dai dati e di come l'economia risponderà alla politica monetaria restrittiva. Il rapido aumento di tassi e rendimenti visto nelle recenti settimane negli Stati Uniti, basato su rapporti ancora sopra le attese su occupazione e IPC, lascia visibili le probabilità per aspettative di aumento sui tassi senza più un orizzonte temporale concordato. Al contrario la correzione per un ribasso dei rendimenti sembra già iniziato sul mercato con un movimento che in poche sedute ha riportato il Treasury UST 10y da oltre il 4% al 3,7%.
Focus della settimana
Principali dati attesi in settimana. Negli Usa: Core Inflation Rate (Feb), PPI (Feb), Retail Sales (Feb), Business Inventories (Jan), NAHB Housing Market Index (Mar), Building Permits Prel (Feb), Housing Starts (Feb), Industrial Production (Feb), Michigan Consumer Sentiment Prel (Mar); in Area Euro: Eurogroup e ECOFIN Meeting, Industrial Production (Jan), ECB Interest Rate Decision, Inflation Rate Final (Feb); in Giappone: BSI Large Manufacturing Q1, BoJ Monetary Policy Meeting Minutes; Cina: FDI YTD (Feb), Industrial Production (Jan-Feb), Retail Sales (Jan-Feb), Unemployment Rate (Feb), House Price Index (Feb).