18 marzo 2023
Inserito da: Redazione R&CA
Weekly Focus

La caduta delle quotazione del settore bancario non ha influenzato le decisioni della BCE di aumentare i tassi chiave di 50 bps, come precedentemente annunciato; nella conferenza stampa, Lagarde ha sottolinenato che non ci sono interferenze tra il contrasto all’inflazione e la persistenza della trasmissione del credito nel sistema bancario. Tuttavia, dato la recente turbolenza del mercato, non si è esposta sul pensiero di una divergenza di intenti, se non per la completa modalità di dipendenza dai dati macroeconomici, tema ovviamente scontato. Risulta peraltro evidente che il Consiglio direttivo non sia completamente orientato nel percorso prescritto dall’autorità centrale: alcuni membri si sono opposti all'aumento di 50 bps, mettendo in luce una possibile revisione al ribasso della previsione di un altro aumento dei tassi di riferimento di 50 bps a maggio e di 25 bps a giugno. Con condizioni di mercato incerte è naturale che la BCE si sia astenuta dal segnalare gli interventi futuri: la probabilità di rialzi dei tassi di 25 pbs sembra totalmente aumentata, ed anche di possibili pause.
Pressioni sulle banche
Le più recenti aspettative rimangono soggette alle preoccupazioni bancarie che vedono la velocità di risalita dei tassi un fattore determinante nella relazione con la clientela e nel rischio a breve che uno scenario troppo oneroso dei finanziamenti si trasformi in turbolenze più ampie e durature subordinato soprattutto ai dati sull'inflazione. Una volatilità persistente inciderebbe sulla fiducia di investitori e aziende, e sulle prospettive di sviluppo, variabili definite dall’inasprimento accelerato delle condizioni di finanziamento quale evidente ostacolo alle previsioni di investimento. Davanti ad un contesto di rallentamento della crescita economica e tassi di interessi che ritornano a pesare significativamente sui bilanci pubblici e privati, diviene chiaro un passaggio di confrontro tra politica monetaria e fiscale prima di incorrere in mercati del lavoro più deboli e retromarce della banca centrale per eccessivi inasprimenti. Ecco perché rimane nel mercato una volatilità di fondo dopo il messaggio della BCE; gli operatori stanno attualmente scontando una possibile revisione degli aumenti o comunque interventi di 25 bps da parte della BCE, ma permangono chiari rischi di rialzi più elevati.
Focus della settimana
Principali dati attesi in settimana. Negli Usa: FOMC Economic Projections, Fed Interest Rate Decision, Building Permits Final (Feb), Chicago Fed National Activity Index (Feb), New Home Sales (Feb), Durable Goods Orders (Feb), S&P Global Composite PMI Flash (Mar); in Area Euro: New Car Registrations (Feb), ZEW Economic Sentiment Index (Mar), Existing Home Sales (Feb), European Council Meeting Consumer Confidence Flash (Mar), S&P Global PMI Flash (Mar); in Giappone: Inflation Rate (Feb); Cina: Loan Prime Rate 1 - 5Y.