9 settembre 2023
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Weekly Focus

 

All’inizio anno investitori ed economisti si aspettavano una recessione, inflazione in netto calo, seguita da banche centrali che si sarebbero spostate verso un approccio più accomodante. Nella realtà economica c’è stato un andamento contrastante. Crescita e inflazione hanno sorpreso al rialzo le banche centrali che hanno continuato ad aumentare i tassi di interesse con l’obiettivo di un atterraggio ‘soft’ morbido. Negli ultimi mesi infatti il consenso ha ridotto la probabilità di recessione, la crescita ha mantenuto un trend positivo e l’inflazione ha accennato un rientro progressivo. La maggior parte di investitori ed economisti si aspetta quindi l’atterraggio morbido previsto dalle banche centrali. Le società si presentano con un patrimonio netto storicamente elevato nelle valutazioni, evidenziando aspettative di crescita degli utili a doppia cifra per il prossimo anno, bassi spread creditizi e tassi di interesse ancora elevati. Il tema attualmente riveste qualche dubbio sulle probabilità di un atterraggio morbido dove forze contrapposte dipingono un quadro meno roseo e tendono a mostrare più incertezze.

Soft o Hard Landing

Le forze contrapposte includono mercato immobiliare, mercato del lavoro e politica economica fiscale all’interno di uno scenario di aumento dell’indebitamento per Usa, Area Euro e Cina. Se questi elementi chiave iniziano a mostrare segni di sofferenza, l’economia americana sta già iniziando a rallentare la sua crescita, verrebbe meno l’ipotesi di un Soft Landing aprendo la strada ad un’inattesa recessione economica. Questa sarebbe una ‘bandiera rossa’ per azioni, una ‘bandiera gialla’ per le obbligazioni societarie e una verde per il dollaro USA. Gli strategist hanno recentemente alzato il livello dell’azionario in portafoglio pensando ad un’economia statunitense che continuerà ad essere forte e una Federal Reserve orientata a tassi di interesse alti per un tempo prolungato, prima di tagli. I leader del Gruppo dei 20 paesi riuniti in India avrebbero trovato un accordo di massima sul comunicato in conclusione della riunione. Le indicazioni vedono effetti di un allargamento della crisi che potrebbero avere impatti significativi sulla crescita economica a lungo termine. Si torna a ribadire la necessità nel G20 di politiche macroeconomiche coordinate, in risposta all'aumento delle incertezze. Nonostante si confermi la necessità che le banche centrali del G20 restino fortemente impegnate a raggiungere la stabilità dei prezzi risulta altresì importante che i governi diano priorità a misure mirate alla lotta alla povertà. La palla ora passa nel campo delle Banche Centrali che ci dovranno spiegare le loro prossime scelte.

Focus della settimana

Principali dati attesi in settimana. Negli Usa: Inflation Rate YoY (Aug), PPI MoM (Aug), Retail Sales (Aug), Michigan Consumer Sentiment Prel (Sep); in Area Euro: ZEW Economic Sentiment Index (Sep), ECB Interest Rate Decision, Balance of Trade (Jul); in Giappone: Reuters Tankan Index (Sep), PPI (Aug); Cina: Inflation Rate (Aug), PPI (Aug), New Yuan Loans (Aug), House Price Index (Aug), Fixed Asset Investment YTD (Aug), Industrial Production (Aug), Retail Sales (Aug), Unemployment Rate (Aug).


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