16 settembre 2023
Inserito da: Redazione R&CA
Weekly Focus

Rimane alta l’attenzione sui tassi di interesse. La BCE da un lato ha alzato il saggio di interesse, gravando l’Eurozona di un ulteriore aumento dei tassi di 0,25 bps, portando il tasso sui depositi al 4% e quello principale sui rifinanziamenti al 4,5%, dall’altro ha addirittura abbassato le previsioni di crescita 2023 al +0,7%, un passaggio alquanto difficile da giustificare se non per un persistente aumento dei prezzi. Ancora più discutibile il dato che la maggior parte degli attuali fattori di inflazione nell’Eurozona non risulterebbe sensibile ai tassi di interesse. La presidente della BCE Lagarde ha comunque mostrato durante la conferenza stampa, un atteggiamento deciso sulla posizione presa indicando il solito percorso condizionato dai prossimi dati macroeconomici. Nelle evidenze dell’ufficio studi BCE le prospettive di crescita risultano indebolite dai molti indicatori mensili e soprattutto dai sondaggi PMI; risulta peraltro molto probabile che gli effetti ritardati del restringimento monetario mantengano più deboli i prossimi due trimestri.
Revisione delle prospettive
Oltre alla minore crescita annuale di quest’anno, +0,7% contro +0,9% a giugno, non sarà evitabile l’effetto di trascinamento sul 2024 con stime scese dall’1,5% all’1,0%. Come sempre in questi casi si cerca di guardare positivamente ad un orizzonte più lungo, e in questo caso alla stima di +1,5% per il 2025. Sul lato dei prezzi le proiezioni di inflazione a medio termine sono state riviste leggermente al ribasso rispetto alle attese, anche se i numeri sull’inflazione per il 2024 e 2025 risultano ancora sopra l’obiettivo della BCE. In conferenza stampa, Lagarde ha fatto notare che lo scostamento dall’obiettivo risulta molto limitato nel 2025, inflazione Headline 2,1% e Core al 2,2%. I dati sull’inflazione di breve termine sono invece leggermente aumentati, principalmente a causa dei costi energetici. In generale permane una malcelata incertezza sulle proiezioni dell’inflazione dato che la pressione globale sui prezzi in molti settori è già rientrata se non addirittura negativa con rischi al ribasso. D’altro canto sono evidenti le preoccupazioni per l’andamento positivo del mercato del lavoro e salari e il loro impatto di spinta sui prossimi dati di inflazione.
Focus della settimana
Principali dati attesi in settimana. Negli Usa: NAHB Housing Market Index (Sep), Building Permits Prel (Aug), Housing Starts (Aug), FOMC Economic Projections, Fed Interest Rate Decision, Philadelphia Fed Manufacturing Index (Sep), CB Leading Index (Aug), Existing Home Sales (Aug), S&P Global Composite PMI Flash (Sep); in Area Euro: Core Inflation Rate Final (Aug), New Car Registrations (Aug), Consumer Confidence Flash (Sep), HCOB Manufacturing and Services PMI Flash (Sep); in Giappone: Balance of Trade (Aug), Inflation Rate (Aug), BoJ Interest Rate Decision.