18 marzo 2023
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La caduta delle quotazione del settore bancario non ha influenzato le decisioni della BCE di aumentare i tassi chiave di 50 bps, come precedentemente annunciato; nella conferenza stampa, Lagarde ha sottolinenato che non ci sono interferenze tra il contrasto all’inflazione e la persistenza della trasmissione del credito nel sistema bancario. Tuttavia, dato la recente turbolenza del mercato, non si è esposta sul pensiero di una divergenza di intenti, se non per la completa modalità di dipendenza dai dati macroeconomici, tema ovviamente scontato. Risulta peraltro evidente che il Consiglio direttivo non sia completamente orientato nel percorso prescritto dall’autorità centrale: alcuni membri si sono opposti all'aumento di 50 bps, mettendo in luce una possibile revisione al ribasso della previsione di un altro aumento dei tassi di riferimento di 50 bps a maggio e di 25 bps a giugno. Con condizioni di mercato incerte è naturale che la BCE si sia astenuta dal segnalare gli interventi futuri: la probabilità di rialzi dei tassi di 25 pbs sembra totalmente aumentata, ed anche di possibili pause ...

16 marzo 2023
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Dopo più di 25 anni di calo della velocità di M2, le teorie monetarie sull'inflazione sembrano venute meno nel loro indirizzo, soprattutto nella convinzione che l'espansione del bilancio della banca centrale non provochi alcuna differenza sull’andamento dei prezzi. Dal 2021, trimestre dopo trimestre, l’M2 è salita oltre il 25% raggiungendo quasi 3,5 volte la media annua dal 1960, un risultato causato dalle dinamiche comportamentali dopo le riaperture postCOVID e la domanda repressa dei consumatori. Il lavoro delle banche centrali dovrebbe quindi essere concentrato sul riportare il dato nella media. Se quindi questo effetto liquidità ha aiutato a sostenere i consumi e l’effetto ricchezza in una condizione basata su un mercato con condizioni finanziarie accomodanti, il recente balzo dei tassi di interesse ha inasprito condizioni finanziarie e liquidità sebbene non in modo peggiore di quanto non fosse nel dicembre scorso. Nel raffronto rispetto ad un precedente periodo storico ed oggi, gli analisti si sono confrontati con varie opizioni; alcuni vedono ovvio quello degli anni '70, dato lo shock energetico e l'alta inflazione; altri hanno indicato la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000, con lo scoppio della bolla delle dot com e valutazioni del settore tecnologico alle stelle. Ma anche una similitudine agli anni '60, la cui spinta fiscale improntata alla crescita economica in uno scenario a bassa disoccupazione, ha poi portato l'inflazione fuori controllo ...

11 marzo 2023
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Dopo le recenti parole di Jerome Powell in audizione a Capitol Hill, con indicazioni più restrittive in funzione delle osservazioni su economia, inflazione ed effetti degli interventi della Fed, il responsabile della banca centrale statunitense è stato inondato di domande da parte dei membri del Comitato Bancario del Senato su argomenti specifici quali lavoro e disoccupazione, debito delle famiglie, tetto del debito, incertezza geopolitica, cambiamento climatico e criptovalute. La situazione è stata rappresentata come complessa, mentre la Fed si muoverà con decisione contro l’inflazione per equilibrare il sistema. In seguito a questo evento è subito apparsa una tensione di fondo che si è espressa nei mercati finanziari con un balzo dell’indice VIX del 27%, oltre 24 punti. Il valore del picco dei tassi di interesse si è spostato su nuovi massimi con i Fed Funds sopra il 5,5% e il tasso BCE sopra il 4% valutando che gli aumenti di 50 punti base dell’autorità centrale dell’Euro continueranno anche dopo marzo, mentre le probabilità di accelerazione della Fed troverebbero un aumento di 50 bps nella riunione di marzo anziché di 25 bps. L'inversione delle curve dei rendimenti negli Stati Uniti ha raggiunto nuovi massimi, segnalando aspettative di un successivo calo dei tassi; alcuni analisti sono convinti che l'attuale livello di picco dei Fed Funds risulti ancora al di sotto delle loro attese tra il 5,75% al 6%, condizionando indirettamente le decisioni della BCE ...

8 marzo 2023
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Categorie: Sectors
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I governi mondiali si stanno concentrando sull’efficienza delle risorse, soprattutto dopo per le restrizioni di bilancio imposte dai bilanci statali. Ricordiamo tra i settori più colpiti dopo la crisi finanziaria del 2008 quello relativo a tutti i servizi sociali, incluso il sistema sanitario. L’esperienza più dolorosa è stata durante la pandemia da Covid19 che ha messo sotto stress il sistema sanitario globale, mentre la crescente domanda in quantità e qualità ha dovuto rivedere le priorità di spesa. Le esperienze misurate nei passaggi assistenziali dei diversi processi, ricovero, indagini, esami specifici, trattamenti, monitoraggi, risultano ancora difformi rispetto a bisogni e aspettative dei pazienti. Ancora una volta i SSN Sistemi Sanitari Nazionali hanno dovuto rivolgersi alle grandi strutture di ricerca dei centri di diagnostica e farmaceutica per processare veloci modelli di intervento. Il settore Healthcare ha mostrato un grado di crescita straordinario, sostenendo continui progressi qualitativi a favore degli operatori sanitari con nuovi dispositivi, attrezzature e qualità degli ambienti di cura ...

5 marzo 2023
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La risposta degli operatori finanziari a dati economici più forti, mette pressione ai mercati azionari. Secondo gli analisti americani un’inflazione peggiore ricade su una crescita nominale più lenta, che di fatto recentemente è risultata rallentata dal picco di oltre il 15% su base annua, e per questo trova ricavi e utili societari in parziale diminuzione. Il potere di determinazione dei prezzi delle imprese troverà quindi una maggiore limitazione, mentre ricavi e utili in calo vedono già ora le revisioni al ribasso delle prospettive superare le revisioni al rialzo. I risultati del quarto trimestre spiegano la discussione: i ricavi dell'S&P 500 sono cresciuti di circa il 5% su base annua, mentre gli utili sono diminuiti di circa il 5%, e i margini di circa il 10%, evidenziando una discrepanza tipica delle recessioni degli utili. Inoltre i dati sugli utili per azione (EPS) escludono addebiti ‘una tantum’ di fattori considerati non ricorrenti, ma soggetti dell’operatività in corso ...

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