28 ottobre 2023
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La BCE, secondo le previsioni e all'unanimità, ha lasciato invariato il tasso sui depositi al 4% dopo dieci aumenti consecutivi. Sebbene molte parti del primo paragrafo dell’autorità monetaria siano state riscritte, in generale il tono si è attenuato, sebbene il messaggio di fondo rimanga sostanzialmente invariato. I dati hanno confermato la precedente valutazione sulle prospettive di inflazione a medio termine, ovvero un’inflazione che resterà ‘troppo elevata per troppo tempo’ così come le pressioni sui prezzi interni ancora accentuate. Allo stesso modo l’inflazione è diminuita notevolmente a settembre indicando che la maggior parte delle misure di fondo hanno continuato a lavorare: gli aumenti dei tassi di interesse continuano a riflettersi prepotentemente sulle condizioni di finanziamento, con una domanda in netta frenata. La BCE ha ribadito che i tassi di interesse di riferimento hanno livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento dell’obiettivo. Il comunicato non ha apportato modifiche alle parti relative ai programmi di acquisto di obbligazioni, alle operazioni di rifinanziamento o ai requisiti di riserva, e Lagarde ha confermato che nessuno di questi argomenti è stato discusso nella recente riunione ...

 

26 ottobre 2023
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Categorie: Global Allocation
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Se nella attuale situazione geopolitica le complicazioni sono evidenti, un po’ meno chiare sono le implicazioni finanziarie che trovano nelle borse una recente strozzatura, nonostante la tenuta dei profitti e una dichiarazione di pausa delle principali Banche Centrali, e una caduta delle performance azionarie da inizio anno, concentrata nei recenti mesi: la performance YtD dell’indice MSCI World in valuta locale è passata da +13,8% di fine luglio agli attuali +7,6%. Anche i portafogli bilanciati tra Bond e Equity stanno soffrendo con la parte obbligazionaria che rimane sotto pressione: l’S&P Global Developed Sovereign Bond Index loc currency perde da inizio anno l’1,27%, dopo essere risultato positivo di +1,7% a fine luglio, mentre l’EMBI+ Emerging Markets Bond Index in USD lascia sul campo YtD l’1,8%. In questo contesto prevalgono i flussi di vendita da varie fonti, retail e grandi investitori, segnale di un’avversione al rischio in aumento sebbene il VIX – INDEXCBOE, indicatore della volatilità del mercato azionario Usa si attesti intorno a 22 punti (valore poco sopra i 20 punti - ritenuto livello di bassa tensione) e comunque in netta ascesa dal 13,6 punti di fine luglio ...

21 ottobre 2023
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Per l’Italia si è avviato il percorso di valutazione e analisi prospettica delle maggiori società di rating internazionali, per la periodica classificazione di qualità del debito sovrano. La prima è stata Standard & Poor’s che ha confermato il giudizio sul debito italiano a BBB e Outlook stabile. Il 27 ottobre, toccherà a DBRS, che sei mesi fa ha lasciato invariato il rating BBB high e outlook stabile. In successione il 10 novembre sarà la volta di Fitch, che a maggio aveva ribadito un rating BBB con outlook stabile, il 17 novembre toccherà a Moody’s che a maggio aveva rinviato l’aggiornamento del rating fissato precedentemente a Baa3 con outlook negativo in previsione di una possibile revisione al ribasso con declassamento a “spazzatura” (junk); infine il 1° dicembre il giudizio di Scope, che a luglio aveva mantenuto la raccomandazione BBB+ con outlook stabile. Da S&P Global Ratings il mercato si aspettava una parziale bocciatura in ordine alla presentazione della legge di Bilancio, con la revisione dell’Outlook da stabile a negativo; in verità la nostra visione sulla discussione per l’allocazione delle risorse pubbliche trova il tema in subordine alla capacità di ottenere i fondi del PNRR dalla UE, in parte già incassati, per attuare i progetti  degli investimenti infrastrutturali, transizione digitale, energetica e di formazione in programma dai fondi, essenziali per un progetto di sviluppo ...

20 ottobre 2023
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Categorie: Global Bonds
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Uno degli aspetti preoccupanti della situazione attuale negli Stati Uniti è relativo ad un’economia ormai vicina al picco del ciclo economico. In questa fase il deficit di bilancio ha avuto la tendenza del ciclo di espansione economica, aumentando e diminuendo in correlazione al tasso di disoccupazione - quest’ultimo a livelli storicamente bassi, in contrapposizione ad un deficit che invece rimane molto elevato: un tema che trova nelle prospettive di bilancio un problema strutturale e non ciclico. Riferendosi alla politica monetaria, anche questo ha influito nell'intervento di Powell in relazione ad una possibile ulteriore pausa nel processo restrittivo sui Fed Funds, assistito dalle preoccupazioni sull'evoluzione politica in Medio Oriente. La campagna militare nella Striscia di Gaza, in un contesto confuso riguardo alle responsabilità di Israele sul territorio palestinese volto ad emarginare Hamas nella sua capacità governativa, vede l’obiettivo minimo di una reale sicurezza nella regione. L’impegno finanziario statunitense non può che trovare un punto debole nelle finanze pubbliche già in forte deterioramento a partire dal crisi finanziaria globale ...

14 ottobre 2023
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Il principio “Higher-for-longer” - HFL (più in alto più a lungo) non si applica solo alla traiettoria dei tassi di interesse statunitensi, ma anche a una serie di variabili chiave che modellano il panorama degli investimenti nel medio termine. La suggestione HFL tende ad estendere il suo influsso ai prezzi delle materie prime (es. petrolio), ai costi per finanziare il deficit di bilancio, alla spesa per la difesa globale, in un contesto politico in vista delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 2024. Uno scenario complesso che nel breve termine mette in agitazione i mercati dei capitali e sostiene il consiglio degli strategist di portafoglio per investimenti che mantengano un mix di asset finanziari equilibrato e diversificato con al centro un’elevata qualità sia nell’azionario che nell’obbligazionario. Per quanto riguarda i tassi di interesse, l’HFL ha predominato dopo la riunione della Fed di settembre, conclusasi senza l’aumento dei tassi previsto, in ordine alla narrativa di un’economia statunitense più forte delle attese e prospettive per un’inflazione resiliente. In ordine al nervosismo dei mercati si è già messo in conto che la volatilità, sia su Equity che Bond, potrebbe peraltro essere influenzata dai movimenti di portafoglio gestiti con modelli di range di rischio ...

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