21 luglio 2022
Inserito da: Redazione R&CA

Il settore delle commodity si è ridimensionato in questi ultimi 30 giorni, con l'indice rappresentativo dei prezzi delle materie prime CRB in una traiettoria di rientro dai massimi del 9 giugno di 325 punti agli attuali 306, con una discesa in un mese del 5,8%; CRB era comunque a 249 punti ad inizio anno (+22,9%). Questo rientro è stato principalmente guidato dai prezzi di petrolio, metalli industriali, grano, olio di palma, soia e un nuovo calo dell’acciaio che da inizio anno è sceso del 36,25%. La discesa dell’indice CRB è in gran parte il risultato di un riequilibrio di domanda e offerta, accentuato dal calo della crescita economica in Cina e dalle stime meno ottimistiche sull’economia globale che addirittura vede un'era post covid-19 proiettata verso una recessione economica tra 12 e 24 mesi. L’aumento delle preoccupazioni sui trend finanziari ha posto le basi di una revisione dei livelli internazionali di inflazione su cui poggia una aggressiva politica monetaria restrittiva dopo una breve pausa degli stimoli monetari da parte delle banche centrali a livello globale. Il tema della restrizione monetaria sembra infatti aver influito sulla finanziarizzazione delle commodity. Conclusosi il lungo periodo di tassi bassi, o addirittura negativi, la netta riduzione della liquidità in eccesso vede gli investitori orientarsi verso rendimenti più elevati dei titoli obbligazionari, prendendo in parte profitto nei mercati delle materie prime diventati fin troppo popolari sia nel mercato fisico che finanziario ...