16 novembre 2023
Inserito da: Redazione R&CA

Dopo una breve ondata di volatilità, con l’indice VIX a 21,5 punti il 20 ottobre scorso, gli operatori sono tornati a guardare positivamente alle valutazioni di mercato con il VIX rientrato sotto i 15 punti. Gli strategist hanno orientato i pesi degli asset in portafoglio su livelli neutrali in attesa delle indicazioni delle banche centrali. Ad influenzare lo scenario prospettico sicuramente l’inflazione statunitense, in avvicinamento all’obiettivo FED del 2%; nel report dei prezzi al consumo, CPI Core +2,8% ad ottobre, ha inciso la minore pressione a partire dai prezzi energetici più bassi e un indice sotto le previsioni degli economisti. L’opinione più comune si schiera con gli analisti che proiettano la FED nel continuare la pausa nella politica restrittiva e già stimano la possibilità di tagli nel 2024. Il rendimento del governativo UST 10 y torna sotto il 4,5%, dopo le escursioni sopra il 5%, nonostante il ritorno al Congresso Federale del problema sul ‘tetto del debito’. Anche l’avvicinamento all’area 4500 punti dell’indice statunitense S&P 500 riporta in alto la performance positiva da inizio anno a circa il 18%. La stagione degli utili del terzo trimestre, ormai in conclusione, vede un aumento complessivo dei profitti del +4,1% YoY e valutazioni P/E Forward 12-month dell’S&P 500 a 18x. A completare il quadro americano l’indice DXY del dollaro USA sceso a 104 punti (-2,3% ad un anno data). Il trend americano ha generato supporto agli altri mercati azionari sviluppati: Nikkei 225 torna sui massimi di periodo + 30% YtD e Euro Stoxx 50 a +11,5% YtD; il Bund 10y rende il 2,6% mentre il BTP 10y scende al 4,35%, anticipando una valutazione di rating ‘attesa accomodante’ di Moody’s ...