30 ottobre 2021
Inserito da: Redazione R&CA

E’ stato interessante osservare l’arrivo dei 36 invitati, ospiti a Roma al tavolo del G20 presieduto dal nostro premier Mario Draghi, con l’intento di sondare gli importanti temi geopolitici, anche in preparazione del prossimo meeting delle Nazioni Unite Cop26 nel Regno Unito a Glasgow. Al tavolo organizzato da Draghi sono comunque mancati personalmente Xi Jinping e Putin che hanno mandato i loro emissari in attesa di collegarsi da remoto. Sul tema della sostenibilità si sono chiaramente schierate le diverse controparti, i detrattori al cambiamento ambientale ovvero tutti i produttori di combustibili fossili e dall’atro i paesi a forte spinta per un’economia più verde. La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, nota come COP26, è il vertice sul clima più importante dal 2015, dopo l’impegno di limitare il surriscaldamento globale a meno di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali tramite la riduzione delle emissioni di gas serra. Gli impegni nazionali per ridurre le emissioni a zero di carbonio nell'atmosfera sono state ad oggi finalizzate al 2050. Ci sono anche percorsi paralleli con tappe intermedie; gli Stati Uniti hanno aderito all'accordo di Parigi quest'anno, con il presidente Joe Biden che ha chiesto una riduzione nazionale delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2005 di almeno il 50% entro il 2030; anche l'Arabia Saudita, il più grande esportatore mondiale, promette di raggiungere le emissioni nette pari a zero entro il 2060 ...