18 dicembre 2020
Inserito da: Redazione R&CA

Dopo il 2010, con un continuo rallentamento della corsa economica cinese, si è avuta una prima revisione del cosiddetto ‘superciclo’ delle materie prime, tema ormai da tempo superato. Rimangono i presupposti della ciclicità economica caratterizzare le previsioni dei prezzi delle materie prime rispetto alla disparità temporale tra domanda e offerta. Per quanto attiene ai portafogli di investimento le commodity, in senso generale, venivano segnalate come attività da sovrappesare nella fase più matura del ciclo, quando il picco di business ipotizzava il timore di inflazione. La retorica del ‘new normal’ ha però finito per giustificare un’inflazione in continua riduzione, argomento che ha agevolato le banche centrali nel porre in essere politiche monetarie ultra espansive. Infine il Coronavirus che ha dato ragione ad una mutazione repentina dei mercati: da un lato la caduta del petrolio (addirittura con un temporaneo valore del future negativo), dall’altra la risalita dell’oro, come ‘valuta’ di riserva in una fase di crisi globale. In questo quadro, ancora confuso, vanno analizzati gli spazi prospettici per il prossimo anno, almeno di fronte ad uno scenario orientato ad una netta fase di ripresa economica e riapertura sociale, sostenuta dalla pianificazione vaccinale anti Covid ...