29 maggio 2020
Inserito da: Redazione R&CA

Ci sono alcuni punti ancora impegnativi da superare, ma il NEXT Generation EU, questa la denominazione del recovery fund presentato dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, è stato reso noto con il beneplacito della politica ‘che conta’. La proposta prevede un pacchetto del valore di 750 miliardi di Euro di cui 500 in sovvenzioni e 250 in prestiti, finanziati da obbligazioni emesse dall'Unione Europea con periodo di rimborso fino al 2058. Uno dei punti da superare è la richiesta dei paesi ‘frugali’ Austria, Danimarca, Olanda e Svezia, di utilizzare il semplice strumento dei prestiti e non delle sovvenzioni a fondo perduto; eppure la presentazione della Von der Leyen ha dato l’impressione che l’alzata di scudi non rappresenti un problema insormontabile, lasciato alla negoziazione politica, nonostante l’esigenza di unanimità per l’approvazione. E’ evidente che la domanda di aiuto dei paesi più colpiti dalla pandemia del Covid-19 avrebbe raggiunto il suo scopo solo con un intervento di solidarietà, risorse comuni a fondo perduto, e questo è il passaggio voluto dalla cancelliera della Germania Angela Merkel, rompendo gli schemi dell’austerità e dei limiti a cui la politica dell’Unione Europea ci aveva abituati ...