30 settembre 2023
Inserito da:
0 Commenta

 

In questa ultima parte del terzo trimestre si sono combinati alcuni trend che hanno messo in pausa gli indici azionari e innescato alcune prese di beneficio. La forte risalita dei rendimenti a lungo termine dei governativi si è gradualmente rafforzata tanto da portare i titoli di stato decennali statunitensi oltre il 4,5% avvicinandosi al 4,7%. Gli operatori ritengono che il messaggio della FED di ‘tassi più alti e più a lungo’ sia da riferirsi a dati economici resilienti e dinamiche tra domanda-offerta di obbligazioni che esprimono la necessità di un più alto premio per il rischio ...

28 settembre 2023
Inserito da:
0 Commenta

 

La prospettiva di politica fiscale e monetaria più espansiva, in attesa di un vero turn around della crescita, cerca segnali anticipatori negli indici di fiducia e di rilancio del momentum sui dati macro. I recenti report sui prezzi di agosto trovano il tasso di inflazione allo 0,1% a/a al limite della deflazione e i PPI prezzi alla produzione in contrazione a -3% a/a. La produzione industriale si è mossa meglio a +4,5%, dal 3,9% precedente, così come le vendite al retail a +4,6% dal +3% e attese per + 2,6%. Nelle intenzioni del governo cinese rimane l’obiettivo di raddoppiare il GDP entro il 2035 (dal livello 2020), il che implica un aumento annuo ad un tasso composto del 4,6% (CAGR) dal 2023 al 2035. Gli economisti dopo una lunga serie di downgrade ritengono che l’economia, abbandonato il trend di contrazione, stia mostrando timidi segnali di ripresa. Fondamentale la politica incrementale di supporto a guida della ripresa nell’ultimo trimestre d’anno che porterebbe la crescita del GDP per l’intero anno a +4,8% rispetto al 4% previsto a metà anno ...

23 settembre 2023
Inserito da:
0 Commenta

 

 

Secondo le più recenti indicazioni alcuni strategist che per il 2023 avevano sostenuto la narrativa dominante di un ‘bear market rally’ in un trend strategico ribassista, hanno spostato la loro attenzione dalla visione recessiva ad una centrata sul successo della Fed nello sconfiggere l’inflazione e approcciare un ‘atterraggio morbido’ di crescita economica. Nelle analisi si sottolinea quanto l'espansione dei multipli azionari e il calo dell’inflazione risulti strettamente correlato; la possibilità di un ‘bull market’ trend si baserebbe sulla riaccelerazione degli utili attraverso la progressiva revisione delle stime di previsione che hanno portato i listini azionari al picco di fine luglio da quando i prezzi delle azioni hanno iniziato a consolidare, indicando che l'espansione dei multipli sembrava esaurita. La vera sfida sul nuovo trend è quindi affidata all’aumento dei profitti in una nuova dinamica di revisione dei ricavi, aumento dei costi di finanziamento e posizione del ciclo economico ...

21 settembre 2023
Inserito da:
0 Commenta

 

Al forum di Jackson Hole, il presidente della Fed Jey Powell aveva lasciato intendere che le prospettive non risultassero chiare: "stiamo navigando orientati dalle stelle, ma con cieli nuvolosi”. Gli investitori continuano a guardare con attenzione all’inflazione Usa che ha visto i dati di agosto in aumento al 3,7% annuale, dal 3,2% a luglio e 3% di giugno, sperando in un ritorno progressivo all’indebolimento del trend (un anno fa eravamo a +8,2%); il fattore petrolio sembra riportare un impulso inflazionistico a seguito dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+ e il recupero dei margini delle raffinerie. Pur tuttavia i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati di un modesto 0,2% m/m e l'indice IPC Core si attesta al 2,4% a/a riflettendo la direzione verso il livello target Fed. E’ sicuramente questo lo scenario che ha influenzato la decisione di tenere fermi i tassi al 5,25-5,5%; la politica della Fed risulta allo stesso modo incerta e dispersiva in deviazione agli aumenti sincronizzati dei tassi il che vede un possibile aumento della volatilità fino a fine anno in attesa di un possibile ulteriore rialzo subordinato ai dati macro ...

 

16 settembre 2023
Inserito da:
0 Commenta

 

Rimane alta l’attenzione sui tassi di interesse. La BCE da un lato ha alzato il saggio di interesse, gravando l’Eurozona di un ulteriore aumento dei tassi di 0,25 bps, portando il tasso sui depositi al 4% e quello principale sui rifinanziamenti al 4,5%, dall’altro ha addirittura abbassato le previsioni di crescita 2023 al +0,7%, un passaggio alquanto difficile da giustificare se non per un persistente aumento dei prezzi. Ancora più discutibile il dato che la maggior parte degli attuali fattori di inflazione nell’Eurozona non risulterebbe sensibile ai tassi di interesse. La presidente della BCE Lagarde ha comunque mostrato durante la conferenza stampa, un atteggiamento deciso sulla posizione presa indicando il solito percorso condizionato dai prossimi dati macroeconomici. Nelle evidenze dell’ufficio studi BCE le prospettive di crescita risultano indebolite dai molti indicatori mensili e soprattutto dai sondaggi PMI; risulta peraltro molto probabile che gli effetti ritardati del restringimento monetario mantengano più deboli i prossimi due trimestri ... 

Visualizza
Condividi
Cerca
 
Aziende in evidenza
R&CA - Research & Capital Allocation
Fidelity
iShares
J.P.Morgan Asset Management
AB Global
Axa Investment Managers
UBS Global Asset Management
Pioneer Investments
Schroders
24OREFORMAZIONE|EVENTI – Il Sole 24 ORE
MORNINGSTAR
Aberdeen Asset Management
Invest Banca Spa
University Campus
Categorie
Login
Archivio