3 giugno 2023
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A fine maggio i rendimenti degli US Treasury decennali sono aumentati di circa 40 bps al 3,80%, balzo precedentemente rilevato con il crollo di SVB ad inizio marzo, ma che riflette un ritrovato ottimismo degli operatori per le prospettive economiche. Il mercato del lavoro americano offre l’ennesimo dato positivo, inaspettato per volumi. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano i lavoratori non agricoli a maggio sono aumentati di 339.000 unità (rivisti inoltre a 294.000 i nuovi posti ad aprile invece dei 253.000 riportati), dati che tornano ad insospettire la FED e che sicuramente spostano in avanti i tempi per una recessione economica. Tra i dati più attesi: il tasso di disoccupazione sale al 3,7%, nonostante un tasso di partecipazione al lavoro invariato; la retribuzione oraria media sale dello 0,3% (+ 0,4% ad aprile), un corrispettivo abbassamento dell’aumento su base annua dei salari al 4,3% dal 4,4% di aprile ...

1 giugno 2023
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Categorie: Global Allocation
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I dati economici in Germania hanno mostrato un'economia debole per il secondo trimestre consecutivo, indicando una cosiddetta ‘recessione tecnica’: il GDP tedesco risulta attualmente al di sotto del suo livello pre-Covid. Se quindi normalmente il dissolversi dello shock energetico indica un periodo ad impatto economico espansivo, il ritardato intervento di restringimento monetario della BCE ha di fatto favorito una situazione distorta. Le stime tornano quindi verso una sostanziale contrazione delle attività economiche in tutta l'area Euro entro la fine dell'anno, contrazione che dovrebbe comunque contribuire alla riduzione dell'inflazione ‘core’ dai massimi attuali sebbene sopra del target 2%. A sottolineare queste aspettative sono i recenti indicatori di fiducia europei che hanno segnalato un calo sia sul comparto manifatturiero (a livello di contrazione) che su quello dei servizi che persistono comunque in territorio di espansione. I dati svelano che l’inflazione sta diminuendo lentamente e meno del previsto, dove la parte core rimane resiliente ...

27 maggio 2023
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Le recenti tensioni geopolitiche e le attese aggiornate sulla politica monetaria hanno riportato l’attenzione sul dollaro Usa che, coinvolto da un picco di nervosismo per l'impasse sul tetto del debito, ha spinto la divisa americana in un trend di apprezzamento generalizzato. In poco più di due settimane l'USD DXY Index è aumentato di oltre il 2,5% sulle prospettive, almeno per la maggior parte delle valute, di una restrizione della liquidità globale, dimostrata sia per la traiettoria dei tassi della Federal Reserve statunitense (Fed) che per i flussi di investimento conseguenti. La trattativa tra Repubblicani e Democratici sul tetto del debito degli Stati Uniti non solo vede le ripercussioni di un’improbabile insolvenza del Tesoro statunitense ma soprattutto le restrizioni sulla politica fiscale a cui Biden dovrà sottostare fino a fine legislatura. In attesa dell’accordo, probabilmente all'ultimo minuto - la data massima dovrebbe essere nei primi giorni di giugno, il Tesoro statunitense preme per proseguire tutte le attività di prestito e sostenere i suoi obblighi finanziari ... 

24 maggio 2023
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Ci sono aspetti che riguardano la transizione energetica non ancora pienamente sostenuti dai gestori obbligazionari; ad oggi la ‘sfida al rendimento’ si trova in una delle fasi più complicate del loro lavoro soprattutto per la situazione creata dall’innalzamento dell’inflazione e la velocità di salita dei tassi di interesse che non trova ancora un valore di arrivo. Sia Fed che BCE avevano ribadito ampiamente le loro aspettative di un rialzo dei prezzi sicuramente transitorio, ma a distanza di oltre un anno si deve sicuramente fare i conti con uno scenario diverso. Proprio riguardo alla posizione assunta lo scorso anno dalla banca centrale europea BCE sul suo portafoglio con il programma di acquisto di titoli societari CSPP (Corporate Securities Purchase Programme), dove avrebbe applicato un approccio ‘green tilt’ a partire dal 1° ottobre 2022, la BCE ha mostrato un quadro di intervento chiaro negli ultimi 7 mesi, con una netta preferenza per obbligazioni di grandi società dei servizi di pubblica utilità (26% dei titoli acquistati) e dei beni di consumo di prima necessità/discrezionali (26%), relegando solo il 4% delle obbligazioni acquistate da emittenti dei settori Energy e il 2% da Technology. Il dubbio ora riguarda la prospettiva di chiusura degli acquisti, tema segnalato con l’interruzione dei reinvestimenti nell'ambito dell'APP a partire dal prossimo luglio ...

20 maggio 2023
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Nei commenti degli analisti, che evidenziano come la BCE non sia la FED, si fa riferimento alla mancata prossimità di una pausa sul rialzo dei tassi di interesse, nonostante il pacchetto di politiche dell’autorità monetaria europea abbia lasciato ancora una volta spazio all'interpretazione. La recente comunicazione comprendeva elementi accomodanti come l'entità del rialzo dei tassi a 25 pbs e il riferimento a tempi lunghi per l’impatto sull’economia, mentre trovano effetto immediato sul finanziamento dell'area Euro e relative condizioni di liquidità. Rimangono in gioco anche elementi aggressivi in relazione al ciclo di rialzi contro un’inflazione persistente e la decisione di interrompere i reinvestimenti nell'Asset Purchase Program (APP) arrivata proprio sul commento secondo cui i tempi di ritardo della forza di trasmissione restrittiva all'economia reale rimangono incerti ...

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