4 febbraio 2021
Inserito da: Redazione R&CA
Scontati gli effetti di incertezza generale che prima hanno condizionato le previsioni politiche, con lo scontro acceso tra Joe Biden e Donald Trump e la netta vittoria alle presidenziali del democratico, e le chiara difficoltà di programmare una campagna vaccinale estesa che possa dare un orizzonte temporale alla riapertura di tutti i settori economici, gli strategist di portafoglio si dimostrano comunque prudenti su un proseguimento fortemente positivo dei mercati azionari. Le motivazioni principali riguardano soprattutto due rischi finanziari chiave che limiterebbero un aumento ulteriore delle valutazioni, ovvero, l’atteggiamento ultra-espansivo promesso dalle banche centrali, soprattutto davanti ad un’impennata dell’inflazione attesa, e il secondo, un ritorno consistente dell’occupazione, fattore necessario a far ripartire i consumi e rimettere in circolo l’eccesso di risparmio accumulato negli ultimi trimestri. In questi ultimi anni la spinta al mercato azionario è stata determinata in prevalenza dal concetto di innovazione, e guidata in particolare dai titoli tecnologici o ritenuti tali: vedi ad esempio titoli come Amazon o Apple che di fatto sono rappresentativi di e-commerce o costruttori di device. Dopo i nuovi record raggiunti dagli indici statunitensi gli analisti si stanno chiedendo se la fase di rialzo di questi settori qualificati ad alta crescita - “growth” - potrà essere in qualche modo rallentata a favore delle società “value”, in virtù dei Recovery Funds, con business comunque in ampia evoluzione ...