11 febbraio 2022
Inserito da: Redazione R&CA
Da inizio anno l’indice S&P500 è sceso del 5,2% con un minimo di periodo a 4326,51 il 27 gennaio (- 9,8% YtD) e un successivo rimbalzo del 5,1%, il tutto corredato da una volatilità VIX salita fino oltre 30 punti, prima del graduale rientro a 21,5. Gli investitori si stanno chiedendo se l’indice è pronto a ritornare al massimo storico vicino a 4800 punti. Le ragioni del rimbalzo sono relative a diversi fattori; il primo è sicuramente legato a multipli di valutazione più appetibili dovuti agli annunci di politica monetaria più restrittiva della Federal Reserve, e, non secondario, una buona stagione degli utili per l’ultimo trimestre 2021: le società dell’S&P 500 che hanno riportato finora i margini di profitto operativo vedono massimi storici avvicinarsi a +12,5%, 2% sopra del picco pre-pandemia del 2019. La sorpresa molto positiva del mercato del lavoro ha confermato un’economia in ottima salute, e una produttività del quarto trimestre, che misura la produzione oraria per lavoratore, con un tasso sbalorditivo del 6,6% annuo sopra il consenso degli economisti del 3,9%. D’altra parte la Federal Reserve si è già svelata nella necessità di tagliare la liquidità nel sistema, sgonfiando il suo bilancio con la sospensione degli acquisti, ma anche con la necessità di alzare i FED Funds per stoppare il processo di risalita dell’inflazione. Su questo si scontrano gli economisti che già vedono all'orizzonte un netto calo del ciclo di espansione economica ...