1 settembre 2022
Inserito da: Redazione R&CA

Nei mercati azionari, visti nel medio termine, si rilevano alcune importanti divergenze che stanno condizionando le performance dei portafogli di investimento a chiusura del terzo trimestre. Analizziamo i dati a cinque anni: nonostante l’importante ritracciamento di meno 17,55% da inizio anno, l’indice S&P500, agli attuali 3955 punti, mantiene una performance positiva del +59,7%, in contrapposizione sia allo Shanghai Composite che a 3185 punti odierni presenta una discesa a cinque anni di – 5,36%; meno performante del mercato americano ma positivo, di +8,71% lo STOXX Europe 600; bene lo STOXX 50 Europe a +30,85%, indice che comprende le 50 blue chips europee. Dobbiamo anche sottolineare che il rafforzamento del dollaro Usa rispetto all’Euro è stato da inizio anno del 13,2% e del 19,3% a cinque anni, un incremento che rapportato al 2022 vede smorzare per l’investitore dell’area Euro la discesa degli indici statunitensi: l’indice MSCI North America ha una performance in Euro da inizio anno positiva di +0,8%. Forse il tema della mancata progressione del mercato azionario cinese rimane uno dei punti di attenzione per l’asset allocation prossimo futuro. Le attese per un forte ridimensionamento dei tassi di crescita economica in Cina è ormai una realtà acquisita. Dimenticati gli anni di inizio millennio con tassi a doppia cifra (tra +10% e +15% nel periodo 2003-2007), le stime previste dal governo cinese per il 2022, +5,5%, sembrano invece troppo ambiziose, mentre lo spettro della crisi immobiliare continua a rimanere uno dei punti più deboli del sistema economico e finanziario cinese ...