9 febbraio 2023
Inserito da: Redazione R&CA
Mentre gli operatori finanziari europei si sono orientati da tempo verso un cauto-ottimismo, gli analisti americani rimangono molto prudenti sui mercati azionari evidenziando una particolare preoccupazione sulle prossime trimestrali sia in termini di ricavi che di profitti. La possibilità che il tasso pivot, il punto di restrizione monetaria massimo, sia imminente vede ancora dubbi sul flusso di dati che dimostri una flessione sostenibile dell’inflazione in tempi brevi. La BCE ha riconosciuto che lo scenario sui prezzi ‘core’ è equilibrato, visti anche i trend di gas ed energia elettrica. L'entusiasmo del mercato in Europa porta con se un segnale del rallentamento nell’aumento dei tassi dopo marzo e un possibile livello pivot sui depositi al 3,25 % a maggio. I temi finanziari rimangono comunque focalizzati sulle prospettive incerte di sviluppo nell'area Euro e la restrizione sul credito. Sul fronte statunitense le indicazioni globali trovano le principali società internazionali supportate da un trend macro che include la riapertura della Cina, una crescita migliore del previsto in Europa e la resilienza del mercato del lavoro statunitense nonostante la serie di aumenti dei tassi della Fed. L’aspetto critico di medio termine viene evidenziato da almeno tre fattori strutturali in USA: a) il lungo periodo del denaro ‘gratuito’ può intendersi terminato; b) Big government is back: nel discorso dello Stato dell’Unione del 1 marzo, il presidente Biden si è presentato come sostenitore dei lavoratori, delle famiglie e delle piccole imprese, impegnandosi a promuovere posti di lavoro ben retribuiti, ridurre le spese alle famiglie e aiutare i piccoli imprenditori; tradotto in pratica: tasse più elevate e spesa pubblica; infine c) il ‘dividendo della pace globale’ è tornato in discussione ...